lunedì, giugno 08, 2009

Fango e sicurezza

Sul muro di un locale di Madrid c'è un cartello che dice:
È PROIBITO IL CANTO FLAMENCO
Sul muro dell'aeroporto di Rio de Janeiro c'è un cartello che dice:
È PROIBITO GIOCARE CON I CARRELLI PORTAVALIGIE
Il che vuol dire che c'è ancora gente che canta e c'è ancora gente che gioca.
(Eduardo Hughes Galeano, Finestra sulle proibizioni)

Succede che alla scuola elementare di fronte a casa mia, tolgono le rastrelliere nel giardino della scuola e le mettono all'esterno della recinzione. Suggerimento del responsabile sicurezza della scuola (RSPP) prontamente accolto dalla direzione, questione di sicurezza, dicono. Sicurezza di chi?

Succede, per restare all'ambiente della scuola, che una mamma lamenta problemi di sicurezza del giardino dove i bambini giocano nell'intervallo. E' pieno di terra, dice lei, e l'inverno si riempie di pozzanghere. Sicurezza? Da cosa?

Alla stazione c'è un poveraccio che dorme all'addiaccio portandosi dietro il suo povero fardello di stracci e povertà? E' necessario che la polizia intervenga con i manganelli. Problemi di sicurezza, dicono.

Ma non fa male a nessuno, viene da rispondere. Ed allora? Non sarà mica normale un puzzolento mucchio di stracci che dorme li, all'ingresso, con tutto quello che che è stato investito per la stazione nuova. Ma il decoro e la sicurezza sono problemi diversi, o no?

Succede, per allargarci alla politica nazionale, che i barconi dei clandestini vengono rimandati in dietro senza nemmeno vagliare se qualcuno abbia i requisiti per chiedere asilo. Li rimandiamo in un paese non democratico e di dubbia equità giudiziaria, dove li aspetta qualcuno che risolve i problemi a manganellate e li rispedisce nei paesi da cui stavano fuggendo.

Succede, per allargarci un po' più in la, che il primo ministro israeliano protegga il furto di terreno palestinese perpetrato dalle colonie e reprima duramente ogni reazione dei danneggiati. Ne va della sicurezza dello stato ebraico, dice. In realtà cavalca l'atavica paura del popolo ebraico di rimanere nuovamente senza una patria dove andare.

C'è qualche cosa o qualcuno che ti da fastidio? Fanne una questione di sicurezza e vincerai sempre!

Dall'albero del tuo vicino cadono foglie nel tuo prato? Fanne un problema di sicurezza.

Devi giustificare l'acquisto di un SUV? Questione di sicurezza, con tutti i pazzi che ci sono al volante.

Anche se, a ben pensare, temo che a forza di gridare al lupo ci costruiremo un mondo di divieti e di sbarre, di carceri e di manganelli.

Sembra quasi che la sicurezza abbia assunto il magico potere di giustificare qualsiasi stupidaggine e qualsiasi miseria. Tranne forse, il controllo dei limiti di velocità ed, in generale, il controllo del rispetto del codice della strada, che passano sempre per inutili vessazioni anche quando sono uno dei pochi metodi pratici per ottenere un sensibile aumento dalla sicurezza (misurabile in vite umane salvate ed invalidità evitate).

~

8 commenti:

Marco Canestrari ha detto...

"Non credo che i governi intendono fare qualcosa per porre fine alla paura, La paura è un capitale tremendo per i politici ed i mercati commerciali." - Z. Bauman 2008

Abbiamo già visto molte delle tecniche conosciute in sociologia, marketing e statistica per controllare le masse nei sistemi democratici moderni, ora approfondiremo un aspetto fondamentale che è presente in tutte le forme conosciute di controllo politico ed economico: LA PAURA.

per chi fosse interessato al mio articolo. repressione, paura di pensare
sull'utlilizzo delle imposizioni come metodo di controllo di massa, eccolo qua

http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/06/repressione-paura-di-pensare.html

zoé ha detto...

Vero. Verissimo .. tutto.
E complimenti per il blog .. molto interessante :)

Anonimo ha detto...

mi fanno schifo i politici che approfittano di questi poveracci per incassare voti!! sicurezza de che?a me fa paura il ciarpane dilagante la falsità dopo questi risultati elettorali dove andremo a finire?
un'amica di passaggio emma

Susanna ha detto...

Già, la sicurezza. Anche nella mia città (Perugia) ci sono state le elezioni e l'opposizione di destra non ha fatto che cavalcare il problema sicurezza, dipingendo Perugia come un Bronx, dove ci sono stupratori, scippatori, drogati con siringhe infilate ovunque, cartacce, buche sulle strade e via dicendo.
Ora, io non dico che Perugia sia il paradiso. Ma neanche che sia la babilonia descritta dal locale PDL.
E' una città come tante altre.
Inoltre, la Questura ha riferito che negli ultimi due anni i reati sono calati.
In tutti i modi, ha vinto il PD.
Calando, ma ha vinto...

gatta susanna

Marco Marsilli ha detto...

@tutti: Curioso, il coraggio è caduto in disuso. La paura, per persone con una speranza di vita di 90 o 100 anni, è la norma. Più grande è il capitale che potremmo perdere e più grande è l'ansia di perderlo.

I politici, i commercianti e gli industriali fanno esattamente quello che che da loro ci si aspetta. cavalcano il sentimento che va per la maggiore e offrono "prodotti" adatti.

Le farmacie sono piene di pastiglie di vitamine e minerali (i famosi one-a-day), nei supermercati gli yogurt vengono venduti come anti-colesterolo e le cremine come anti-invecchiamento.

I fabbri vendono grate e serramenti blindati cavalcando le paure delle "rapine in villa".

I politici vendono paura urbana e sociale.

Adelaida ha detto...

Credo che la paura e una cosa normale, molto umana, presente in tutti noi. La cosa che manca oggigiorno non so se è il coraggio ma piuttosto la consapevolezza di un destino buono. Se la tua vita e tutta nelle tue mani e alla merce dei contesti casuali puoi solo essere lo schiavo della sicurezza, di cercare di proteggerti non solo dalle malattie, mal volenti, etc. ma anche dalla sofferenza emozionale (quindi meglio niente legami profondi)… Peccato che per cosi tante paure si arriva a rinunciare ai desideri più belli che portiamo nel cuore.

Susanna ha detto...

O Marco, dove sei finito?
gatta susanna

Susanna ha detto...

????....
Marco?....

gatta susanna

Mi sento fortunato