sabato, ottobre 03, 2009

Cosa sono i respingimenti e perchè funzionano



I "respingimenti" funzionano così: le nostre navi militari cercano di individuare le bagnarole dei migranti che arrivano dalla Libia prima che queste entrino nelle nostre acque territoriali (dove dovremmo dare rifugio politico a chi ne ha diritto) e le riaccompagnano in Libia.
La libia le "accoglie" in forza di un trattato internazionale che il governo italiano ha firmato con la dittatura libica, che prevede aiuti e soldi in cambio di una manina a fermare il flusso dei migranti.

Potrebbe apparire un ragionamento sensato ...

E invece i pochi giornalisti che hanno voluto affrontare l'argomento meglio del TG1 -e basterebbe così poco- pubblicano articoli come questi:
  1. "Li avete mandati al massacro in quei lager stupri e torture"
  2. Dalla prigione l'appello dei dannati "Ci trattano come bestie, salvateci"
Le testimonianze potrebbero essere racconti inventati da qualcuno disposto a tutto pur di ottenere lo status di rifugiato ... o forse no.

I migranti, uomini e donne, raccontano che in Libia la polizia del regime li sottopone alla fame, al freddo ed al caldo estremi. Raccontano di essere stati sistematicamente torturati e stuprati senza differenza tra maschi e femmine. La polizia del regime raccoglie i migranti in container (pare forniti dall'Italia) dove stanno ammassati al buio in pessime condizioni igeniche, senza poter parlare con nessuno, né giudici né tantomeno avvocati. Senza alcun diritto.

Beh, certo, funziona. I migranti hanno terrore di essere "respinti" in Libia e questo fa diminuire il numero di migranti che rischiano la traversata maledetta. Da qui Maroni che brinda ad una riduzione del 94% degli sbarchi di clandestini (vedi: Maroni tira dritto).

Ma, se solo il 10% di quello che raccontano i sopravvissuti è vero, allora facciamo schifo abbastanza da meritarci di essere trattati alla stessa stregua alla prima occasione ... e meritiamo già adesso la vergogna di essere italiani.
~

2 commenti:

Aliza ha detto...

ho visto una vignetta (non ricordo dove altrimenti citerei la fonte) dove queste
navi militari Italiane si chiamavano: non vedo, non sento, non parlo.

Cosa aggiungere...bel post. Baci A

Susanna ha detto...

Sono una micia anticlericale e di solito non sono d'accordo con la Chiesa... ma nel caso dei respingimenti sì. C'è ben poco di cristiano. Soprattutto per un Governo che blatera tanto di valori cristiani.

gatta susanna

Mi sento fortunato