venerdì, agosto 13, 2010

Digicromatografie


Oggi, in una pausa caffè, l'incredibile Paolo mi ha raccontato la storia della digicromatografia.

Nel 1907 un chimico russo inventa una innovativa tecnica per scattare foto a colori. La tecnica consiste nello scattare tre fotografie bianco-nero allo stesso soggetto utilizzando filtri colorati differenti: rosso, verde e blu.
A differenza delle pellicole a colori tedesche Agfacolor e delle francesi dei fratelli Lumière, le pellicole di Prokudin-Gorskii risultano incredibilmente poco sgranate.

Il chimico riesce a convincere lo Zar Nicola II a finanziare un progetto di documentazione visiva dell'impero e tra il 1909-1912, ed ancora nel 1915, viaggiando in una speciale carrozza ferroviaria fornita dal ministero dei trasporti, Prokudin-Gorskii visita 11 regioni in cui realizza quasi 2000 straordinarie fotografie.

Il fotografo sarà costretto a fuggire durante la rivoluzione e molte delle sue fotografie si trovano ora nella Libreria del Congresso USA dove si possono consultare via web.

Consiglio di guardare le foto su questo sito, dove un appassionato (Alex Gridenko) ha meticolosamente restaurato una sessantina di immagini che risultano incredibilmente realistiche e ben definite.
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1 commento:

il monticiano ha detto...

Io non sono purtroppo - in questo caso devo sottolineare l'avverbio - un appassionato di fotografia, ma ammirando tutte le foto che hai avuto la gentilezza di farci vedere. ammetto di aver sbagliato.
Soprattutto perché fatte con quel sistema che ci hai illustrato.

Vivissimi complimenti per la reggia e per coloro che se la godono.

A rileggerci presto.

Mi sento fortunato