venerdì, settembre 17, 2010

Una suora incinta occupa la mente in una giornata di pioggia


Oggi è venerdì 17 settembre. Non male, il Troll è nato venerdì 17 alle ore 17 (di ottobre) e, per me, è stato un giorno fortunato.
Pioviggina. Per la moglie diluvia, prendo lo stesso la bicicletta.
Lascio la Principessa di fronte al cancello della scuola e porto la Tamagotchi all'asilo. Cambio calzetti, saluti di rito alle educatrici, bacio.
Caffè al bar come tutte le mattine, fuori dalla porta mi fermo a srotolare le cuffie, accendo la radio sul cellulare, indosso il casco. Piove. Pedalo pianino, le gocce sui fermano sui pantaloni di lino e, grazie al caldo e all'aria che sbatte su di me, evaporano prima di bagnare la gamba. E' un giorno fortunato.
A metà strada, passo vicino ad una cava divenuta negli anni un poetico laghetto. Sono bagnato di sudore, sotto la giacca che non posso aprire, molto più che di pioggia.

Mi colpisce, alla radio, la news del giorno: la magistratura Britannica sospende un cartellone pubblicitario di una marca di gelati. Il cartellone, rappresenta una suora incinta che gusta un gelato, presumibilmente assalita dalle voglie. La motivazione è «offensiva della religione cattolica».

Siamo nel 2010. Abbiamo, probabilmente, passato i 10 migliori anni di sempre dell'umanità (minor numero di morti in guerra, minor numero di morti per fame, minor numero di malati, maggior reddito, migliore istruzione, e così via).
Nei paesi occidentali le leggi per la proiezione della maternità sono molto avanzate; ed è giusto così, un figlio è un dono per la famiglia, per la società e per l'umanità che si perpetua attraverso di lui.
In nessun paese moderno sarebbe accettato un licenziamento per maternità.
Ogni vita è un miracolo. Oltre ad essere un diritto primario dell'uomo, nulla è immorale oppure osceno nella maternità in sé.

Mentre medito la pioggia aumenta, alzo il bavero e rallento ancora un po'. Il cielo è cosparso di nuvolette grigio chiaro, non sembra minaccioso.
Perché accettiamo tranquillamente che l'ente morale per eccellenza si offenda alla sola idea che un suo dipendente abbia un figlio?

Un cartellone sulla strada, relitto dell'estate passata, pubblicizza una popolare merendina, con tanto di mamma bella, magra e sorridente.

Eppure, qualche motivo di proibire la pubblicità del gelato ci sarebbe, dato che la peggiore epidemia che ha colpito i paesi occidentali negli ultimi vent'anni non è stata l'influenza aviaria, né il prione della mucca pazza o la suina, ma bensì il sovrappeso. La pinguedine, l'obesità, uccidono in USA ed in Europa più delle guerre, degli incidenti sul lavoro e delle infezioni.

Considerando che, in fondo, la trovata pubblicitaria rappresenta la solita modella ultramagra (pur con un cuscino sotto il vestito), che si gusta un santo gelato industriale composto per la maggior parte di grassi di varia provenienza, zuccheri, aromi e coloranti, certamente non mancherebbero le ragioni per protestare. No?
~

1 commento:

Aliza ha detto...

perchè per pubblicizzare un gelato hanno bisogno di toccare certe leve??
perchè è prurigginoso, io che non ho avuto figli penso davanti ad una donna incinta: quanto è fortunata!! (le suore possono cambiare idea e farsi una famiglia se lo vogliono, io ne ho conosciuta una che con il marito ha avuto 5 figli e si definiva benedetta da Dio per queste maternità)
Quello che è fastidioso e primitivo è il ricorso al sesso
per invogliare all'acquisto, tipo fare l'amore con lo yogurt o mangiarci un gelato che è godurioso ma non libidinoso...non so se mi sono spiegata.
Mi piace sempre molto come parli della tua famiglia, ciao ciao

Mi sento fortunato