sabato, gennaio 19, 2008

Veni, vidi, vici

Veni, vidi, vici (lett. venni, vidi, vinsi) è la frase con cui, secondo la tradizione, Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l'esercito di Farnace II a Zela nel Ponto.

Nel suo significato originale venni, vidi, vinsi voleva sottolineare la velocità della vittoria del grande condottiero.
Il geniale AD di Toyota, Taiichi Ohno, lo ha trasformato in un ottimo motto di management sottolineando come Cesare andò e vide, prima di vincere.
Dunque, il manager (o il quadro o il coordinatore o il proprietario o ol'amministratore del condominio o l'assessore) che vuole realmente risolvere o migliorare qualcosa deve andare sul posto, vedere e partecipare, allontanandosi dalla propria confortevole scrivania e dalle infinite riunioni. Infinite riunioni in cui cercherebbe di capire ciò che succede facendoselo raccontare e "vedendo" la situazione distorta attraverso gli occhi di altri.
Vedere con i propri occhi è essenziale per capire e proporre velocemente soluzioni sensate da concretizzare insieme alle persone che sono sul posto e che, spesso, conoscono la soluzione ma non sono in grado di raccontarla o di convincere chi la racconterà.
Di fatto l'interpretazione di Ohno della frase veni, vidi, vici è molto vicina al detto popolare l'occhio del padrone ingrassa il cavallo.

Provateci, funziona.
E' più faticoso ma produce ottimi risultati e velocizza realmente il processo di decisione/soluzione. Inoltre permette di accumulare un'esperienza diretta che migliorerà anche l'efficacia di quella parte del lavoro che inevitabilmente si fa dietro una scrivania o in una sala riunioni.

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