mercoledì, maggio 05, 2010

Florin

Florin è rumeno. E' un bell'uomo, sulla quarantina, alto quasi un metro e novanta. Florin è parcquettista, piastrellista, muratore.
Dopo una giornata di lavoro inginocchiato sul un pavimento della mia nuova casa, appella il figlio dodicenne  «Ti piaccio?».

«...» il bambino esita, lo guarda dritto in volto ma non sa cosa dire.

«Dimmi, senza paura: ti piaccio?» insiste.

Beh, è sporco. I pantaloni chiazzati di colla ed i capelli pieni di segatura. Ha l'aria stanca e sofferente di chi soffre di schiena, o di ginocchia, ma deve rimaner chinato per guadagnarsi il pane.

Ha un figlio adolescente, che vive con la madre, in Romania. Qualche tempo fa, dopo anni di lavoro in Italia, ha capito che stava perdendo il figlio ... ed allora è tornato a casa, e cerca di lavorare in Romania almeno sei mesi l'anno. Ma l'inverno è duro e la temperatura scende a -17, troppo per chi costruisce case.

Il figlio evita un mio sguardo di riprovazione preventiva, esclama il suo no e si ferma ad aspettare.

«Allora studia! Studia, se non non vuoi diventare come me».
~

1 commento:

Susanna ha detto...

Non ha tutti i torti, Florin.
Io ho un'allieva rumena, che ha imparato l'italiano in sei mesi studiando duramente ed è più brava dei suoi compagni italiani. Ho raccontato la storia in uno dei miei post (solo che l'ho fatta diventare una gatta...:)). E' un po' anoressica perché è sottoposta ad un forte stress da parte di sua madre, che la esorta a studiare e a farsi una carriera, perché, le dice, "non devi diventare una badante come me"...

Mi sento fortunato