martedì, novembre 20, 2012

Israele - Palestina, la soluzione che nessuno vuol vedere

«Di giorno il Signore li precedeva
in una colonna di nube,
per guidarli sulla strada,
e di notte in una colonna di fuoco
per far loro luce»
Esodo 13:21-22


Gaza, 20/11/2012 operazione Colonna di Nuvola
3 morti israeliani, 109 morti, 900 feriti palestinesi e le statistiche del dolore continuano: «il numero delle vittime civili è destinato ad aumentare: tra gli oltre 100 morti palestinesi ci sono già 18 bambini e 12 donne, il 30% circa delle vittime, e questa percentuale arriva fino al 50% tra i feriti».

Ma non lasciatevi ingannare, non c'è un guerra israelo-palestinese come si può immaginare la guerra tra due nazioni. C'è un territorio che era palestinese e, un pezzo alla volta, è diventato israeliano, finendo per confinare la popolazione palestinese un due pezzettini di territorio piccoli e lontani tra loro. La striscia di Gaza è un territorio piccolissimo e densamente popolato, praticamente una distesa ininterrotta di case e condomini. Ed è un carcere all'aria aperta. I palestinesi non possono entrare e non possono uscire senza il permesso ed i controlli israeliani. Si affacciano sul mare ma non possono commerciare né pescare (e ne hanno dato dimostrazione le barche dei pacifisti che ogni tanto provano a forzare il blocco e vengono -talora brutalmente- respinti dall'esercito israeliano).

I palestinesi, buoni o cattivi, terroristi o no, nascono, crescono e invecchiano non liberi, carcerati. E mentre il loro numero aumenta, la loro cella ogni anno diviene più piccola, erosa dalle colonie israeliane che si prendono i terreni migliori, deviano i corsi d'acqua, costruiscono case di lusso sulle colline più belle.

Una domanda a cui dare una risposta sincera: voi, al loro posto, cosa fareste? Non tentereste una ribellione? Non raccogliereste ogni sforzo, ogni piccola capacità economica per tentare qualcosa, per lottare, per combattere l'invasore prepotente? 

Io vedo una sola soluzione, da scrivere a caratteri cubitali:
Gli israeliani hanno un modo semplice per uscire dal conflitto:
riconoscere ai palestinesi le stesse libertà e gli stessi diritti che rivendicano per se stessi.
Ma forse questo è veramente troppo difficile per chi ha legato la propria libertà ed il proprio benessere alla negazione dell'altro, che pure ha gli stessi bisogni.

E non ripetetemi che Israele è una democrazia -ed anche l'unica dell'area- perché che la democrazia vale solo per i propri cittadini e può essere terribile come una dittatura per coloro che ne vengano governati senza esserne cittadini/elettori.
~

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