domenica, dicembre 20, 2009

Nevica, Luciana racconta le città a modo suo


Insomma, nevica (pochino) da 4 giorni e Milano ed hinterland sono nel caos. Il traffico viaggia a velocità sublumaca, i mezzi pubblici ci sono e non ci sono (chissà come mai le FS sopprimono treni, quando il mezzo meno influenzato dalla neve dovrebbe essere proprio il treno) e le signore si lamentano che vialetti e marciapiedi non sono spazzati ad arte.
Siccome sapevo che le polemiche ci sarebbero state anche quest'anno come l'anno scorso e gli anni precedenti, ho tenuto da parte la trascrizione di questo brano della Lucianina nazionale fino ad oggi, sicuro di non sbagliare.

Luciana Littizzetto ad un Che Tempo che Fa di gennaio 2009.
E'nevicato, non so se vi siete accorti.

Non era qualcuno che scuoteva il pandoro dal balcone.

Peccato che siano partiti degli emboli che neanche fosse scesa dal cielo l'apocalisse. Tutti a gridare: Emergenza, emergenza. Emergenza una mazza.

E' gennaio? Nevica!

Dovremmo essere contenti. Vuol dire che la terra ha ancora qualcosa di normale.

Se l'8 gennaio ce ne stavamo tutti in piazza Castello in mutande con le ascelle sudate e le balle dentro al frigo allora sì che era emergenza.

A Gaza c'è l'emergenza. Non qua.

Invece è scoppiato un macello. Tutti a mettere in croce il povero Chiampa e la povera Moratti. Che anima santa. Aveva poco sale. Anche a me capita.

Tra l'altro aveva poco sale perché l'aveva prestato a Chiamparino.

Gliel'ha dato e poi a Milano sono rimasti senza. Quando si è accorta che nevicava forte si è messa persino a dissalare le acciughe che aveva preso a Spotorno ma non è bastato.

Lety, guarda: sei stata ben gentile, a darci il sale. Siamo in debito.
Quando hai bisogno di due uova per fare la maionese suona pure a me quando ti
pare..

Comunque è strano.

La neve nelle favole rende tutti più buoni, e invece eran tutti isterici, sembrava fossero scesi dal cielo trenta centimetri di cocaina.

Una lagna mai più finita.

«Eh ma facciam fatica a camminare.».

Certo che se ti metti i tacchi per far la figa, facile che vai lunga e tirata.
Mettiti dei bei scarponcini come le pastorelle di Fatima vedi che stai in piedi .. la figa la fai poi quando i giardini di marzo si vestono di nuovi colori, deficiente.

«Eh ma ci sono i marciapiedi pieni. E il Comune che fa?». E cosa fa? Fa passare gli spazzaneve. Ma nelle strade. Non è che li fa passare sui marciapiedi se no porta via anche i citofoni.

Uno gentilmente prende la pala, si leva la neve dal marciapiededi casa sua e non rompe i marroni al sindaco.

La pulizia del marciapiede spetta ai proprietari degli stabili.

Quindi spàlati la neve davanti al tuo portone e falla finita.

Se lo fanno tutti vedi poi com'è più facile camminare.

«Eh ma dovevano chiudere le scuole». Probabilmente sì. Però se non ce la fai a portare tuo figlio a scuola tienilo a casa.

E' un ragionamento difficilissimo?

Non credo. «Nevica. E con l'autobus c'ho messo mezz'ora di più».

Ed è colpa della Moratti? Cosa deve fare sta disgraziata? Correre a raccogliere i fiocchi con la lingua di fuori?

O magari con le chiappe, facendosi tirare per le caviglie, come si fa in spiaggia per fare la pista per le biglie ? Non è che è nevicato solo per te.

E' nevicato per tutti. Avran tutti dei casini. pazienza. Se arrivi in ritardo Brunetta stavolta chiuderà un occhio. «Dovevano mettere più autobus... ». Certo. Chiampa adesso compera 20 bus in più e li tiene in garage e li tira fuori solo quando nevica.

Per te.

C'è scritto nel bilancio comunale.Venti autobus in più per quella lì che si lamenta.

Ma tira fuori il tuo di SUV e sparisci.

Si chiama fuoristrada no? E allora per una volta usalo per quel che è, che sei sempre lì a intasare in doppia fila davanti alla scuola col tuo autoblindo.

Insomma. Quando nevica gli unici contenti sono i bambini e i cani.

I bambini che si tirano le palle di neve e i cani che fan la cacca sul pulito.

E poi, dopo qualche giorno, quando i bambini si tirano le palle di neve con dentro la cacca dei cani, la festa è belle che finita.

P.S. Secondo voi chi spala la neve a Milano?
Pensate che l'annuncio per la ricerca di spalatori alla radio lo danno in inglese, arabo, cinese, spagnolo ed infine italiano.
Quelli che mi fanno più impressione sono i neri, spesso vestiti con abiti troppo leggeri, imbacuccati in strati e strati di giacchette e felpe di colori diversi, calzano scarpe da ginnastica inadatte alla neve, abituati -immagino- a climi ben più caldi dei nostri. Sudano, gelano e ansimano per una paga che noi rifiuteremmo (ed in maggioranza rifiutiamo).
Ma se non ci fossero, chi la sente la sciuretta impellicciata che cammina malsicura su trampoli di marca?
~

2 commenti:

Susanna ha detto...

Già. Io poi mi chiedo: ma in Norvegia, in Danimarca, in Finlandia dove suppongo nevichi di brutto, come fanno? Stanno sempre chiusi in casa? Vanno sempre in giro col ciotolino a chiedere il sale?
A Perugia è nevicato, ma dopo un po' di ritardi, tutto è filato quasi bene.
D'accordo che Perugia è un borgo paesano...
Ciao!

gatta susanna

Aliza ha detto...

sono passata per dirti Buon Natale,
ciao A

ma la neve come la pioggia ecc. non si possono prevedere ed attendere preparati? va beh!!ciao

Mi sento fortunato