lunedì, settembre 01, 2008

Portati a casa un soldato (può sempre servire)

Immagine tratta da esercito.difesa.it

Per essere pedante fino in fondo vi ricordo le statistiche delle cause di morte per 100.000 abitanti, in Italia nel 2006:
  • 1 omicidio
  • 2 morti sul lavoro
  • 7 suicidi
  • 10 morti per incidenti stradali
  • 11 morti per incidenti domestici
A cui va aggiunto che, a livello europeo, la violenza familiare è la prima causa di morte per le donne tra i 16 ed i 44 anni.

Insomma, volete i militari a risolvere l'emergenza sicurezza? Mandateli a fare multe, a consolare i depressi, ad aiutare le vecchiette a fare le pulizie di casa o in casa delle giovani coppie.

Magari tenetene sempre uno in casa, in cucina vicino al cassetto dei coltelli, a sorvegliare che le regole di civiltà non vengano mai travalicate, anche nelle liti più furiose.

Se vi capita, lasciate il soldato a sorvegliare il cassetto e la televisione e uscite più spesso, state in compagnia, fate due passi al parco più vicino a casa vostra, risparmiatevi ogni tanto l'uso dell'automobile che stressa ed è pericolosa.

Se evitate di acquistare l'acqua in bottiglia e bevete quella -in genere ottima- del rubinetto, potete anche chiedere al vostro soldatino di accompagnarvi fino al negozio più vicino portando una borsa con le rotelline, di quelle che usano le persone anziane, che in genere è sufficiente per la spesa di 3 giorni di una famiglia di quattro persone.

Magari farete pure amicizia con la vicina di casa che vi chiederà come si fa ad averne uno o come si usa, quanto mangia a come va trattato.

Insomma, viva l'esercito se ci aiuta veramente ad affrontare l'emergenza sicurezza! Ancora, ancora ...
~

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, ma se lo tieni in casa, il soldato, non si vede.
E a quello serve l'esercito nelle strade: a far vedere che il governo fa qualcosa.
Mica a combattere la criminalità per davvero!
gatta susanna
(ildiariodisusanna.blogspot.com)

Aliza ha detto...

sono perfettamente d'accordo con te. Questa dell'esercito per le città proprio mi infastidisce. Poi ieri con i disordini degli ultras dov'erano i militari?? li non c'era bisogno di ordine?? tutte frottole del... e comunque meglio così per ieri ci sarebbe scappato il morto. Però ci possiamo chiedere, veramente due pesi e due misure?? mi sono un po scaldata, ciao A.

Anonimo ha detto...

Gli ultras erano di destra... vorrà dir qualcosa?
gatta susanna

Marco Marsilli ha detto...

Recentemente mi ha colpito l'intervista ad un ex Ultrà.
Le dichiarazioni dell'ex ultrà suonavano più o meno così, cito a memoria: «la concordia, l'amore sono così poco emozionanti. L'odio è forte, essere aggressivi contro qualcuno, contro una appartenenza, contro una qualsiasi categoria di persone, questo è emozionante. (...) E' un sentimento forte, che riempie di adrenalina. (...) Non c'è niente di più eccitante di picchiare qualcuno, in una spedizione punitiva, con una scusa qualsiasi, come una partita di pallone.»

Sono molto dubbioso riguardo alla possibilità di attribuire una causa politica, ad un atteggiamento di questo genere.

Certo che questo è uno dei casi in cui la violenza viene dai nostri figli, fratelli, mariti ed è l'ennesima dimostrazione del fatto che la violenza non viene da fuori ma è in casa nostra.

Renata ha detto...

Condivido il pensiero di Marco Marsilli.

I delinquenti non sono sotto una sola bandira, anche se a volte, ne sventolano una.

E ancora, l'iter è sempre soltanto uno : "bambini, adolescenti, giovani, uomini".

L'evoluzione o l'involusione comincia e si sviluppa in quest'ordine. Chiaro ?

Non sarebbe il caso di parlare di concorso di colpa ? Nell'ordine : famiglia, scuola, società ?

Mi sento fortunato