sabato, marzo 07, 2009

W le donne


Dalla definizione di Giornata Internazionale della Donna di Wikipedia:

L'idea di istituire una giornata internazionale della donna fu per la prima volta presa in considerazione all'alba del 20° secolo, quando la rapida industrializzazione e l'espansione economica portarono a molteplici proteste sulle condizioni di lavoro. La data dell'8 marzo deriva da una leggenda sorta fra i circoli comunisti francesi negli anni '50, secondo la quale alcune operaie di fabbriche tessili e di confezioni avrebbero condotto una di tali proteste l'8 marzo del 1857 nella città di New York per manifestare contro le precarie condizioni di lavoro e i bassi salari, ma furono attaccate e disperse dalla polizia.

Fra gli altri eventi storici commemora l'incendio della fabbrica Triangle (New York, 1911), dove 148 persone, la maggior parte donne immigrate (moltissime di origine italiana), persero la vita.

Nel 1910 si tenne la prima conferenza internazionale delle donne nell'ambito della seconda internazionale socialista a Copenaghen, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej la Folkets Hus (Casa del Popolo) chiamata poi "Ungdomshuset". Qui più di 100 donne rappresentanti di 17 paesi scelsero di istituire una festa per onorare la lotta femminile per l'ottenimento dell'uguaglianza sociale, chiamata Giornata internazionale della Donna.
L'anno seguente, la giornata mondiale della donna segnò oltre un milione di manifestanti in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera. Poco dopo il 25 marzo 1911 l'incendio della fabbrica Triangle uccise 148 lavoratori. L'insufficienza delle misure di sicurezza è considerata la causa dell'alto numero di morti. Questo portò molta attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, tema molto caro alle giornate internazionali della donna degli anni seguenti. Più tardi, all'inizio della prima guerra mondiale, le donne di tutta Europa tennero delle marce di pace l'8 marzo 1913.

La donne russe si ritrovarono a manifestare il 23 febbraio 1917 (l'8 marzo del calendario giuliano) per la morte di circa 2 milioni di soldati russi morti in guerra. Le proteste continuarono per vari giorni fintanto che lo Zar fu costretto ad abdicare ed il governo dovette concedere il diritto al voto anche alle donne. Da quell'anno la festa viene celebrata in una data fissa, mentre precedentemente era festeggiata l'ultima domenica di febbraio.

In Italia, nel secondo dopoguerra, la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI (Unione Donne Italiane) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della mimosa.
Facendo una ricerca con "8 Marzo" su Google si trova, nei primissimi risultati, una immagine di strip tease maschile, poi la pagina di Wikipedia e poi fiori e feste goliardiche in quantità. I blogger, nuovo fenomeno dei media, ne aprofittano per innumerevoli interventi più o meno seri ma, in genere, documentati e rispettosi.

Fatta la pace con la storia, che finalmente sta emergendo nella cultura popolare dopo anni di oblio, ci resta da fare la pace con le donne, con le loro stranezze, e la loro bellezza, con la collosità dell'affetto materno che come una bolla circonda chiunque si trovi nel raggio di uno strillo e la loro atavica difficoltà di comprendere il semplice e diretto linguaggio maschile.

La domenica, ogni tanto mi capita di ascoltare le donne al parco giochi parlare fitto fitto, in continuazione e, come fosse un tappeto sonoro, dire quasi niente. Ma buon Dio, ci sono! Parlano, guardano i bambini, tramano, si informano e stringono alleanze, mentre gli uomini sono a casa a brandire il telecomando.
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