giovedì, ottobre 16, 2008

L'insufficienza alimentare


Nella Domenica della Repubblica del 31 agosto 2008 (PDF) in un articolo a firma Valerio Gualerzi ho scoperto che abbiamo perso l'autosufficienza alimentare. Consumiamo, cioè, più cibo di quanto siamo in grado di produrne.

Se la parola autarchia vi fa subito pensare al caffè di cicoria e al karkadè, siete fuori strada. Se il fai-da-te economico sperimentato dal fascismo dovesse tornare, una delle prime cose che rischierebbe di sparire dalle nostre tavole sarebbe proprio il piatto che siamo portati a credere italiano al cento per cento: la pizza.
Circa
metà del grano duro utilizzato dai nostri mulini è d’importazione, un quarto dei pelati è made in China e anche una buona parte del latte usato dai caseifici arriva dall’estero.
La cosa non sembra preoccupare nessuno e l'industria del cemento, che copre di case e infrastrutture aree che una volta erano destinate a terreno agricolo, sembra non fermarsi mai.
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